Anna Martellotta risponde sulla questione mensa
Non si è fatta attendere la prima risposta al comunicato stampa NCD, a firma del consigliere Paolo Conforti, sul caso dell'esposto anonimo riguardante la gara d'appalto della mensa scolastica. E' toccato all'avvocato e consigliere Anna Martellotta prendere la parola.
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LETTERA FIRMATA (consigliere Anna Martellotta)
"Caro Consigliere di minoranza Conforti Paolo,
con riguardo al suo comunicato relativo all’esposto anonimo che l’Amministrazione Nisi ha ricevuto con riguardo alla mensa scolastica, pubblicato su alcune testate giornalistiche on-line e su “FAX” della scorsa settimana, mi spiace dirlo, ma Lei, come al solito, da un lato parla di “opposizione costruttiva” per il bene del paese, ma, dall’altro, nei fatti, faccio veramente fatica a riscontrarla questa “opposizione costruttiva”!
E considerato che, nel summenzionato comunicato, Lei si pone degli interrogativi “inquietanti” circa l’atteggiamento degli “altri Consiglieri Comunali” che su tale vicenda, stanno “in silenzio e non chiedono chiarezza”, dal canto mio, ho il dovere morale, giuridico e politico di risponderLe. Il “dato certo” è la gara di appalto della mensa scolastica a Noci. Il “dato incerto” sarebbe un esposto anonimo che contiene una serie di fatti riguardanti presunte irregolarità nell’affidamento della gara. Bene, ma a cosa corrisponde un esposto anonimo? Da un punto di vista giuridico, il Legislatore, per evitare inutili strumentalizzazioni, non attribuisce alcun valore probatorio agli scritti difensivi anonimi, né tanto meno consente l’iscrizione nel registro degli indagati sulla sola base di tali scritti. L’inutilizzabilità processuale di questa forma di denuncia è disciplinata dall’art. 240 cpp che testualmente recita: <<I documenti che contengono dichiarazioni anonime non possono essere acquisite, nè in alcun modo utilizzate>> e dall’art. 333 Cpp che afferma: <<Delle denunce anonime non può essere fatto alcun uso>>. Se poi la notizia contenuta in un anonimo venisse pubblicata senza prima effettuare i dovuti controlli, potrebbe, addirittura, portare a delle denunce nei confronti del giornale, proprio perché potrebbe coinvolgere persone o Enti completamente estrani. Per questo va verificata sempre e pubblicata solo quando c’è la certezza che si tratti di una notizia di interesse pubblico, accertate e documentata. Per concludere: escludere l’esposto anonimo non significa solo non utilizzarlo processualmente, ma non utilizzare nulla che provenga da fonte anonima e quindi non effettuare indagini pre-procedimentali. Nonostante queste considerazioni di carattere prettamente giuridico, per dovere di cronaca, non appena ho ricevuto l’esposto anonimo assieme ad altri consiglieri di maggioranza, nel rispetto del principio di Trasparenza della P.A., abbiamo proceduto a richiedere al Segretario Generale, quale organo di verifica primario, informazioni e chiarimenti sulla gara di appalto, il quale ci ha informato che era già in corso un iter procedurale di natura amministrativa volto ad accertare le presunte irregolarità della gara. Allorquando il procedimento verrà concluso e verremo messi al corrente dell’esito, effettueremo le opportune valutazioni del caso e saremo noi i primi a dire “NO” a fenomeni di corruzione e alla mala gestio della cosa pubblica, indipendentemente se l’affidamento valga 760 mila euro o poche migliaia di euro! Non abbiamo di certo bisogno che il Consigliere Conforti ci ricordi il ruolo di responsabilità che svolgiamo e l’obbligo di vigilare sulla buona amministrazione della cosa pubblica! Oggi il valore di tale esposto privo di paternità, si pone davanti all’opinione pubblica, come un vero e proprio ATTO DI VIGLIACCHERIA, e, mi auguro che, conclusosi positivamente il procedimento amministrativo intrapreso dall’Amministrazione Comunale, a seguito della denuncia che il Sindaco ha anticipato sporgerà contro ignoti, si potrà giungere, grazie all’aiuto delle indagini di P.G., all’identificazione di chi, allo stato attuale, è voluto rimanere nell’anonimato, ricevendo la giusta condanna dalla Magistratura! A mio modesto parere, alla luce di tutto quanto sopra esposto, consiglierei al Cons. Conforti, di procedere con cautela prima di scrivere ai cittadini che <<farò apposita denuncia presso l’autorità Nazionale anticorruzione competente>> e che, soprattutto, eviti di fare considerazione sull’operato degli “altri Consiglieri Comunali” che, hanno anch’essi una dignità politica e un dovere di lealtà e probità verso tutti i cittadini, nessuno escluso! Grazie!".
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Non resta che attendere la prossima puntata o meglio la prossima voce sulla questione.